Paesaggio e territorio
1982 Parco Naturale del Pollino
Il “Progetto Pollino” nasce nel 1977 su iniziativa della Regione Basilicata per promuovere le condizioni socio-economiche delle popolazioni del Pollino, bandendo un concorso nazionale di idee per la creazione di un parco regionale. Un gruppo interdisciplinare di studio, coordinato dal prof. Guido Ferrara, vince il concorso e pubblica nel novembre del 1979 il Rapporto n.1: “Pollino, un parco naturale che vi riguarda”, al quale sono seguiti un piano per il parco e progetti attuativi.
Oggi l’area del parco si estende anche nella confinante parte che ricade in Calabria e il Parco Nazionale del Pollino, il più esteso d’Italia, copre una superficie di circa 192.00 ettari, dei quali circa 88.00 nel versante lucano e circa 104.000 in quello calabro.
DOVE
Regione Basilicata, Italia.
QUANDO
1977-1978. Concorso Nazionale di Idee per la creazione del Parco del Pollino – Primo classificato.
1979-1981. Programma stralcio di primo intervento – Approvazione del Piano e della legge di salvaguardia e promozione del Parco del Pollino da parte della Regione Basilicata nel Luglio 1981.
1980-1982. Piano territoriale di coordinamento – Approvazione da parte della Consulta dei sindaci di 13 dei Comuni del Parco nel marzo 1982.
1982. Progetti esecutivi.
CHI
Progettisti / Gruppo tecnico/ M. Agnoloni, C. Baldassini, P.F. Galigani, Agricoltura e Zootecnia; G.Avena, F. Bruno, Botanica e Fitogeografia; D.Baccani, Analisi Territoriale; U. Bagnaresi, Selvicoltura e idraulico-forestali; P.Brunetti, Zoocolture; A. Cagnardi, Patrimonio edilizio; G.Campioni, Geografia storica e beni storico-artistici e culturali; G. Di Giovine, V. Romani, Caratteri istituzionali e normativa giuridica; G. Ferrara, Pianificazione del paesaggio; G. Ferrari, U. Wolf, Uso del suolo; A. Formica, Urbanistica e problemi locali; V.Giacomini, Ecologia; F. Lieberherr, Sociologia rurale; T. Romualdi, Agriturismo; G. Rota, Economia; H. Selem, Sedi Umane; A. Simonetta, P. Mannucci, Zoologia; P. Spadea, Geologia; G.Turco, Viabilità e infrastrutture; B.Guccione, L. Vallerini, Pianificazione Territoriale. G. Ferrara, Coordinamento Generale.
COSA
Dati Intervento/ L’ambito del Progetto Pollino ha riguardato un’area di 77.000 ettari circa in 13 Comuni.
E’ una vasta area del Sud situata a cavallo di due mari, Ionio e Tirreno, caratterizzata da emergenze ambientali (naturali, agro-silvo-pastorali, architettonico-monumentali, urbane-centri storici e di cultura locale) di elevatissimo pregio e, negli anni ’80, afflitta da problemi di sottosviluppo sociale ed economico, da fenomeni di abbandono di aree coltivate e di degrado idro-geologico. L’area negli anni ‘80 era stata ripetutamente sottoposta a tentativi di lottizzazione a villette e ad alberghi in quota per sfruttare durante l’inverno le vette abbondantemente innevate.
Il progetto ha cercato una soluzione alternativa tra le proposte di sviluppo di polo turistico-montano e quelle di conservazione totale senza intervento umano, puntando non solo sulla conservazione e valorizzazione della natura e delle “cose” in genere, ma anche sulla necessità di recuperare e rilanciare un’altra risorsa: l’uomo. Intendendo ciò non come un recupero a fini “folkloristici” delle identità locali, bensì pensando agli abitanti del Pollino come ad insostituibili protagonisti ed alleati nell’azione di tutela ambientale e naturale.
PUBBLICAZIONI
Regione Basilicata, Progetto Pollino. Proposte per un parco naturale. Materiali per il piano territoriale di coordinamento, Dipartimento Attività Produttive Ufficio Turismo, s.l. 1987, 6 voll., pp. 655, ill. b.n. e col., cm 29.
Guccione B. e Vallerini L., Pollino:un parco del Mezzogiorno, in “La Nuova Ecologia” n, 7 Ottobre 1981, Milano.